Si potrebbe pensare che si tratti di un titolo sopra le righe, scritto con il proposito di incuriosire e spingere il lettore a cliccarci sopra, probabilmente invece corrisponde a situazioni che possono tranquillamente accadere per diversi motivi.
Il compito di questo articolo sarà quello di dimostrare la tesi secondo la quale un ufficio mal progettato può davvero spingere chi ci lavora a performare di meno, fino a provare sentimenti negativi.
Può succedere anche che l’architetto abbia fatto un ottimo lavoro in fase progettuale, ma che poi siano intervenuti cambiamenti che hanno determinato un peggioramento.
E’ necessario patire da alcuni concetti di base per comprendere fino in fondo come alcune teorie della psicologia ambientale, abbiano di fatto nel tempo influenzato in senso positivo il lavoro dei designer.
Prossemica e Space Design
La Prossemica è una disciplina nata per merito dell’antropologo Edward Twillich Hall (1966) che ha indagato per anni sullo spazio sociale e personale che ci circonda. Le sue ricerche hanno permesso di stabilire 4 diversi tipi di distanze interpersonali che variano a seconda del rapporto sociale e famigliare tra 2 o più individui.
Riassumendo il più possibile, la distanza di interazione con il prossimo può essere:
• Intima: da 0 a 45 cm, spazio nel quale si permette di rimanere così vicini solo a persone con le quali si è stabilita un grado di fiducia importante. Se un individuo irrompe in questo spazio, senza avere un legame stretto, viene percepito come un aggressore;
• Personale: da 45 a 120 cm, si tratta dello spazio riservato ai familiari, agli amici e colleghi. A questa distanza è attivo l’udito e la vista ma non l’olfatto (almeno si spera) e il tatto;
• Sociale: da 120 a 360 cm, spazio riservato per le relazioni formali, nel campo del lavoro avvengono a questa distanza le negoziazioni oppure le consulenze;
• Pubblica: da 360 in poi si identifica uno spazio in cui non sussiste una relazione diretta ma una relazione di comunicazione univoca. L’oratore come può essere un prete o l’insegnante che spiega la lezione. Per colmare la distanza, quando questa è rilevante, si tende a usare il microfono, in ogni caso la persona non intende stabilire un rapporto diretto con gli interlocutori.
Premessa dovuta per parlare di un interessante esperimento realizzato nel 2007 dai ricercatori dell’Università di Londra per mezzo di un avatar in Second Life. Per fare delle ricerche nel campo della Prossemica si sono avvalsi di un personaggio digitale di nome SL-bot.
L’avatar ha compiuto moltissimi esperimenti sul campo. Il risultato è stato illuminante del fatto che, sebbene si stesse sperimentando in un ambiente puramente virtuale, le persone si sono comportate, in termini di spazio interpersonale, esattamente come avviene nella realtà.
E’ stato anche appurato che gli avatar femminili hanno difeso il loro spazio meno di quelli maschili, ed anche questo è ciò che succede nel mondo reale.
Cosa accade in ufficio quando si avverte un senso di fastidio o affollamento? I sensi si attivano più del dovuto mettendoci in tensione.
La continua lotta per ridefinire le distanze interpersonali, nel tempo ci porta ad avvertire stress e fatica oltre il dovuto.
un ufficio mal progettato può spingere chi ci lavora a performare di meno, fino a provare sentimenti negativi
Space office e Privacy
E’ proprio così, ognuno di noi costruisce la propria bolla attorno a se e lo fa in funzione del rapporto personale che ha con il prossimo. Gli uffici che non tengono conto della Prossemica incentivano lo stress, rendendo tutti più suscettibili e irritabili.
Il successo dell’iPod prima e degli smartphone oggi, è da considerare in stretta relazione a questa teoria poiché attraverso il loro utilizzo in ambiente urbano non si fa altro che rendere evidenza della propria necessità di isolamento.
Capita spesso nelle aziende, soprattutto quelle a pianta aperta, che col passare del tempo i vari capi reparto influiscano sull’organizzazione dello spazio alla ricerca della migliore disposizione possibile a loro congeniale.
Probabilmente è accaduto anche a tutti, magari all’inizio della carriera, di assistere ad uno stravolgimento delle position. Un normale architetto conosce queste distanze e ne tiene conto in fase di progettazione per cui, con tutta probabilità, il colpevole della riduzione degli spazi di condivisione in ufficio, non è lui.
Ovviamente ci sono altri elementi che influenzano in positivo o in negativo il comportamento in ambito lavorativo:
• La necessità di maggiore privacy si avverte soprattutto per coloro che svolgono un tipo di lavoro che richiede concentrazione e attenzione;
• Il carattere o predisposizione personale come l’introversione o l’estroversione. A tal proposito vale la pena sottolineare come in generale si è affermato erroneamente, almeno in parte, la tendenza a considerare gli spazi di lavoro maggiormente confacenti agli estroversi, come se la capacità di stare in gruppo e di interagire fosse legata ai migliori risultati aziendali.
Questa visione è da rivedere poiché a conti fatti la creatività non nasce dai continui staff meeting, ma dal pensiero individuale che poi viene messo a disposizione del gruppo. Un intervento su TED di Susan Cain chiarisce bene questo punto e invito a goderselo fino infondo.
La Prossemica influenza lo Space Design
L’evoluzione del lavoro ha portato cambiamenti significativi nell’organizzazione dello spazio in ufficio. Funzioni diverse e persone con ruoli differenti condividono la stessa workstation. Sono gli spazi di lavoro flessibili che cercano di aiutare l’azienda a migliorare la produttività.
L’architetto moderno è chiamato a conoscere questa ed altre teorie della Psicologia ambientale per poter consentire il rispetto dei bisogni psicologici umani, tra cui l’attenzione della distanze tra le persone e la cura della privacy.
Quali sono i criteri da seguire per arrivare a conseguire obiettivi che sembrano antitetici con lo space design moderno?
• Occorre studiare con molta attenzione la pianta del piano oggetto di ristrutturazione dello space office, in modo da dividere le aree in funzione del tipo di attività da svolgere;
• Prevedere un arredamento capace di svolgere sia la funzione individuale che quella di gruppo.
quando si avverte un ambiente confortevole, il benessere si trasferisce anche ai pensieri
Per finire un pensiero che probabilmente ha colto tutti in determinati momenti o fasi della carriera:
“La sensazione di affollamento rende confusi come se ciò che si sta vivendo nell’ambiente circostante penetrasse nel cervello. Al contrario quando si avverte un ambiente confortevole, il benessere si trasferisce anche ai pensieri e ci si sente in grado di cogliere buone soluzioni”.