Parlare di coworking è di moda, il concetto stesso di spazi comuni dedicati ad ospitare professionisti, piccole realtà imprenditoriali oppure manager occasionali in trasferta, sta penetrando nella cultura economica mondiale a grandi passi.
Nel 2007 gli spazi di coworking erano solamente 75, dieci anni dopo sono arrivati a 14.000.
Non voglio analizzare un fenomeno che probabilmente già conosci, ma offrirti un punto di vista differente e mi auguro interessante.
Si può anticipare il futuro della tua azienda inserendo all’interno il concetto di coworking?
L’ho chiamato Internal Coworking per differenziarlo dal tipo di servizio di hosting fatto dalle grandi compagnie come WeWork che lo stanno sviluppando in tutto il mondo.
Ci ho riflettuto parecchio quando occasionalmente ho avuto modo di vedere questo concetto all’opera. Mi sono chiesto se le aziende che lo stanno utilizzando si siano trovate a farlo per necessità oppure se dietro ci fosse una vera strategia di sviluppo.
Lo Space Office per le start up è meglio farselo da soli
Chiarito il concetto che voglio affrontare procederò con una serie di domande allo scopo di sollevare le perplessità scontate che si possono avere quando si sceglie di intraprendere una strada nuova.
Perdonami ma devi pazientare qualche riga prima di arrivare al dunque, c’è un passaggio fondamentale che merita di essere analizzato per bene.
Ogni azienda provvede a competere nel proprio mercato con tutte le sue forze. L’ottimizzazione è un fattore cruciale e sempre di più si sta dimostrando la scelta migliore per assicurare il business nel lungo periodo.
Di questi tempi si parla spesso di Disruption per indicare gli stravolgimenti di mercati, destabilizzati dall’avvento delle nuove tecnologie. Tali cambiamenti stanno mettendo in crisi modelli di business consolidati, i processi di ottimizzazione interni, in questi casi, non servono se non a rimandare l’inizio della crisi dei fatturati.
L’ottimizzazione è un fattore cruciale e sempre di più si sta dimostrando la scelta migliore per assicurare il business nel lungo periodo.
Come può un’azienda mettersi al riparo dalla disruption?
La risposta rischia di essere banale, si pensa infatti che il cambiamento sia l’opportunità migliore per far crescere le aziende.
Nessun settore oggi si può dire al riparo dalla disruption, proprio perché la tecnologia è talmente avanzata da risultare imprevedibile nei suoi infiniti impieghi.
Può un’azienda inglobare così facilmente il cambiamento?
Certo che no ed il motivo risiede, in una prima fase, nella risposta psicologica dell’imprenditore e dei manager. Perché la Kodak non è riuscita a sopravvivere alla rivoluzione delle macchine digitali? stesso destino lo hanno avuto la Canon e la Nikon con l’avvento degli smartphone.
Seguendo lo stesso percorso ora toccherà ai navigatori satellitari come Garmin e Tom Tom. Dietro l’angolo c’è la rivoluzione del gaming online e si parla di pericoli per colossi come Sony e Microsoft.
Si può accennare alla crisi del retail non più relegata al settore tecnologico ma che è arrivata addirittura ai freschi.
Cosa c’entra la teoria del diniego
Senza scomodare troppo la psicologia ed in particolare Freud, è capitato a tutti di non voler prendere in considerazione un evento negativo riducendolo di importanza. Se il problema non esiste o è banalizzato non devo modificare il mio comportamento e rimango nella mia comfort zone. E’ probabile che queste aziende abbiano largamente sottovalutato il pericolo del cambiamento.
L’internal Coworking può essere la risposta giusta?
Sono convinto che il futuro si debba affrontare nel presente con i giusti metodi e strumenti.
A mio avviso gli spazi di coworking hanno il grande merito di modellare le culture e le imprenditorialità. La diversità imprenditoriale è il frutto da far crescere tra le proprie mura aziendali.
Incubare delle realtà che vedono il mondo in un modo differente è ciò che ci vuole per rompere gli schemi e abituare management e imprenditori ad anticipare il futuro.
Lo Space office ha bisogno di servire questa necessità. L’impresa, per attuarlo non dovrebbe stravolgere lo spazio ufficio a disposizione ma esternalizzare tutto ciò che non è strategico. In questo modo può ricavare spazi e realizzare aree da dedicare all’ Internal Coworking in modo da ospitare il cambiamento.
Concetti come comunità, apertura al cambiamento, collaborazione, sostenibilità e diversità devono essere assorbite e far parte del DNA di qualsiasi azienda. Il modo migliore è quello di aprirsi all’esterno ospitandolo e facendone parte.
Concetti come comunità, apertura al cambiamento, collaborazione, sostenibilità e diversità devono essere assorbite e far parte del DNA di qualsiasi azienda
Rispondere alla disruption modificando lo space office
Le grandi aziende hanno dei reparti di sviluppo che chiamano in molti modi fantasiosi, nella maggior parte dei casi vengono indicati con l’appellativo diNew Business.
Visto in questo modo si tratta di tentativi di esplorare nuovi mercati o nuovi modi di servirlo.
La start up invece proviene dalle menti di persone, esterne all’azienda, che hanno avuto un’idea rivoluzionaria e cercano i mezzi per metterla in pratica.
E se nelle aziende moderne ci fosse un reparto new business deputato alla valutazione delle nuove idee portate da imprenditori innovatori?
Il concetto fondamentale sta nella creazione di un percorso per introdurre la diversità imprenditoriale e fornirgli lo spazio di coworking adatto per aiutarlo a trovare la sua strada.
Anziché combattere il futuro l’Internal coworking lo anticipa e lo fa proprio. Si badi bene non si tratta di affittare spazi ma di unire le forze per raggiungere obiettivi comuni.
L’innovazione parte proprio dal pensiero condiviso.
Anziché combattere il futuro l’Internal coworking lo anticipa e lo fa proprio