L’effetto ultradiano è una teoria secondo cui il nostro corpo e la nostra mente attraversano cicli di alta e bassa produttività durante la giornata. La ricerca scientifica non ha ancora fornito prove definitive di questi cicli, ma il concetto offre spunti interessanti per ripensare gli spazi di lavoro.
Questa teoria suggerisce che lavoriamo meglio in cicli di 90-120 minuti di concentrazione seguiti da 20 minuti di riposo. Sebbene le tempistiche esatte non siano dimostrate scientificamente, l’alternanza tra periodi di lavoro intenso e pause è supportata da evidenze sulla capacità di attenzione umana. Ne abbiamo già parlato a proposito della Teoria del restauro dell’attenzione (ART di Stephen e Rachel Kaplan)
Il design di un ufficio moderno può integrare questo concetto di alternanza tra lavoro e riposo, a prescindere dalla solidità scientifica della teoria. Nelle grandi aziende tecnologiche come Google o Microsoft, gli spazi di lavoro già prevedono aree diverse per attività diverse: dalla concentrazione profonda al riposo attivo. Nelle aziende cosiddette pioniere ci si prepara ad un grande cambiamento secondo quanto da tempo porta avanti lo studio UP150..
Quanto sono lunghi i Cicli Ultradiani?
La teoria dei cicli ultradiani, come anticipato, suggerisce periodi di 90-120 minuti di alta energia mentale seguiti da 20 minuti di riposo. Questi numeri pur non avendo solide basi scientifiche, almeno per ora, riflettono un’osservazione interessante:, diremo quasi scontata, infatti nessuno mantiene la concentrazione per ore senza pause.
Il cervello umano non funziona come un computer sempre acceso. L’affaticamento mentale è reale e misurabile, come dimostrano gli studi sulla capacità di attenzione. Un ambiente di lavoro ben progettato può aiutare a gestire questi naturali cali di energia.
Quindi i cicli ultradiani tentano di spiegare queste fasi alternate del cervello, fornendo una lettura razionale e che si rifà ad altri cicli ultradiani del nostro corpo e che sono ben noti come la frequenza cardiaca, la circolazione sanguigna, il battito delle ciglia, l’appetito e molti altri ancora.
Gli uffici più innovativi oggi offrono spazi diversificati: postazioni silenziose per il lavoro concentrato, aree collaborative per il brainstorming, e zone relax per le pause. Questa varietà non solo rispetta i possibili cicli di produttività, ma combatte anche la sedentarietà.
Come il Ciclo Circadiano influenza la progettazione degli uffici
A differenza dell’effetto ultradiano, il ciclo circadiano è scientificamente provato. È il nostro orologio biologico interno che regola il sonno, la veglia e influenza i livelli di energia nell’arco delle 24 ore. La luce naturale è fondamentale per questo ritmo.
Un ufficio moderno deve considerare questi cicli naturali nella progettazione degli spazi. Le grandi vetrate non sono solo un elemento estetico: l’esposizione alla luce naturale migliora la produttività e il benessere. Gli studi dimostrano che la luce blu del mattino aumenta la concentrazione.
La combinazione tra ciclo circadiano ed eventuali cicli ultradiani suggerisce un approccio pratico: creare spazi che supportino sia i ritmi giornalieri sia le pause frequenti. Questo significa progettare:
- Aree fitness per pause attive che contrastano la sedentarietà
- Zone relax per recuperare energia mentale
- Spazi con luce naturale per il lavoro concentrato
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda 150 minuti di attività fisica moderata a settimana. Un ufficio che integra aree per il movimento rende più facile raggiungere questo obiettivo durante le pause di lavoro.
Come Sfruttare le Pause in un Ufficio Moderno
Le pause in ufficio non devono essere momenti di inattività davanti al distributore di snack. Un ufficio moderno può trasformare questi momenti in opportunità per il benessere fisico e mentale. Le aziende più innovative stanno introducendo nei loro spazi, vari elementi di arredo e percorsi, non per seguire una moda, ma per rispondere a un problema reale: la sedentarietà sul lavoro.
L’OMS, come detto, indica che bastano 150 minuti di attività fisica moderata a settimana per mantenere la salute. Distribuire questo tempo durante le pause lavorative rende l’obiettivo più raggiungibile. Non servono attrezzature complesse: alcuni tappetini, pesi leggeri e bande elastiche sono sufficienti per esercizi efficaci da 10-15 minuti. Tutto ciò è già stato ampiamente dimostrato dagli studi del progetto UP150 del quale si è già ampiamente parlato.
Cosa dicono gli studi sull’Effetto Ultradiano
L’effetto ultradiano è stato descritto per la prima volta negli anni ’50 da Nathaniel Kleitman, lo stesso scienziato che scoprì il ciclo del sonno REM. La sua ipotesi sui cicli di 90-120 minuti durante la veglia deriva dall’osservazione dei cicli del sonno, ma le prove scientifiche sono limitate.
Gli studi più citati risalgono agli anni ’70 e non sono stati replicati con metodi moderni. La ricerca di Ernest Rossi negli anni ’80 ha popolarizzato il concetto, ma si basava più su osservazioni che su dati scientifici rigorosi.
Quello che la scienza conferma con certezza è diverso: la nostra attenzione non è costante. Gli studi sulla cognizione mostrano che la capacità di concentrazione diminuisce nel tempo e beneficia di pause regolari. Ma i tempi esatti di questi cicli variano da persona a persona e dipendono da molti fattori, dal cronotipo personale all’attività svolta.
Come applicare questa conoscenza al Design dell’Ufficio
Anche se l’effetto ultradiano non è scientificamente provato nei tempi specifici che suggerisce, possiamo usare ciò che sappiamo sulla concentrazione umana per progettare spazi di lavoro migliori. Un ufficio moderno dovrebbe offrire la flessibilità di alternare periodi di lavoro concentrato e pause rigeneranti.
Alternare Concentrazione e Movimento: un approccio pratico
Al posto di usare timer rigidi basati su cicli presunti, l’attenzione va posta sui segnali naturali di affaticamento mentale: calo della concentrazione, irrequietezza fisica, tensione muscolare. Un ufficio moderno deve permettere di rispondere a questi segnali.
Le aziende che hanno adottato questo approccio flessibile riportano benefici concreti: migliore gestione dello stress, maggiore energia durante la giornata, meno problemi posturali. Non è l’effetto ultradiano a determinare questi risultati, ma la libertà di alternare lavoro sedentario e movimento secondo le proprie necessità.
Conclusioni: Oltre la teoria, verso la pratica
L’effetto ultradiano rimane una teoria affascinante ma non ancora provata. Il suo vero valore sta nell’aver stimolato una riflessione importante: il lavoro d’ufficio tradizionale non rispetta le esigenze naturali del corpo e della mente.
Un ufficio moderno efficace non ha bisogno di timer che scandiscono cicli di 90 minuti. Ha bisogno di spazi che permettano di alternare naturalmente concentrazione e movimento, lavoro sedentario e attività fisica. La chiave non è seguire un ritmo prestabilito, ma creare un ambiente che supporti i ritmi naturali di ciascuno.
La sfida per il design degli uffici del futuro è questa: creare spazi dove il movimento diventa parte naturale della giornata lavorativa, dove le pause non sono viste come perdite di tempo ma come momenti necessari per mantenere energia e concentrazione. Non per seguire un presunto ciclo ultradiano, ma per rispondere a un bisogno umano fondamentale di variazione e movimento.
La prossima volta che sentirete parlare di effetto ultradiano, ricordate: la teoria potrebbe non essere provata, ma il principio di alternare attività diverse durante la giornata lavorativa ha solide basi nel benessere umano. È questo il vero punto di partenza per ripensare gli spazi di lavoro.