A volte ci capita di non ricordare un compito assegnato pur essendo importante. È possibile che ci sia una relazione con l’ambiente in cui lavoriamo? Parliamo dell’effetto Zeigarnik, un fenomeno psicologico che potrebbe rivoluzionare il modo in cui progettiamo i nostri spazi di lavoro.
Cos’è l’effetto Zeigarnik?
L’effetto Zeigarnik, scoperto dalla psicologa sovietica Bluma Zeigarnik nel 1927, descrive la nostra tendenza a ricordare meglio i compiti incompleti rispetto a quelli completati. Zeigarnik osservò che i camerieri ricordavano con maggiore precisione gli ordini in sospeso rispetto a quelli già serviti. Questo fenomeno suggerisce che i compiti non completati creano una tensione psicologica che mantiene l’informazione attiva nella memoria.
L’effetto Zeigarnik nel contesto lavorativo
Nel mondo del lavoro, l’effetto Zeigarnik può avere implicazioni significative che ci aiutano a focalizzare i nostri compiti:
- Gestione delle priorità: I compiti incompiuti tendono a rimanere in primo piano nella mente, influenzando la prioritizzazione delle attività.
- Motivazione: La tensione psicologica creata dai compiti in sospeso può fungere da motivatore per il loro completamento.
- Stress: Un numero eccessivo di compiti incompleti può portare a un aumento dello stress e dell’ansia.
Come il layout dell’ufficio può sfruttare l’effetto Zeigarnik
Il design degli spazi di lavoro può essere ottimizzato per sfruttare positivamente l’effetto Zeigarnik, vediamo come si può implementare n un ufficio moderno:
1. Aree di visualizzazione dei progetti
- Creare spazi dedicati alla visualizzazione dei progetti in corso può aiutare a mantenere i compiti incompiuti in evidenza, sfruttando l’effetto Zeigarnik per mantenere alta la motivazione.
- Implementazione: Pareti magnetiche o lavagne digitali in aree comuni per tracciare l’avanzamento dei progetti. Una ricerca pubblicata nel “Journal of Environmental Psychology” nel 2019 ha dimostrato che gli uffici con tali aree hanno visto un aumento del 23% nel completamento dei compiti rispetto agli uffici tradizionali.
2. Stazioni di lavoro flessibili
- Postazioni che permettono di passare facilmente da un compito all’altro possono aiutare a gestire l’effetto Zeigarnik, consentendo ai dipendenti di alternare tra diverse attività in base alla loro urgenza psicologica.
- Implementazione: Scrivanie regolabili in altezza e spazi di lavoro modulari che si adattano a diverse attività.
3. Zone di focus e completamento
- Aree dedicate al completamento dei compiti possono aiutare a ridurre la tensione psicologica creata dall’effetto Zeigarnik.
- Implementazione: Cabine insonorizzate o spazi “no-distraction” per la concentrazione intensiva.
4. Aree di decompressione
- Spazi che permettono ai dipendenti di staccare mentalmente dai compiti incompleti possono aiutare a gestire lo stress associato all’effetto Zeigarnik.
- Implementazione: Aree relax con elementi naturali, come piante o fontane, per favorire il distacco mentale. Uno studio del 2021 condotto dall’Università di California, Irvine, ha rivelato che fare brevi pause strategiche può effettivamente amplificare l’effetto Zeigarnik, aumentando la motivazione a completare i compiti.
Ricerche recenti e applicazioni pratiche
Nelle neuroscienze l’effetto Zeigarnik: è stato ampiamente studiato: Uno studio del 2014 ci dice che quando abbiamo qualcosa che vogliamo ma non abbiamo ancora fatto, questo pensiero ci ronza in testa e ci distrae da altre cose. È come se il nostro cervello continuasse a ricordarci di quell’obiettivo incompleto e lo fa in maniera incessante
Gli scienziati hanno scoperto che creare un piano dettagliato su come raggiungere questo obiettivo può far sì che questo pensiero smetta di tormentarci. In pratica, quando pianifichiamo, diamo al nostro cervello un “permesso” a smettere di pensare a quell’obiettivo per un po’, perché sappiamo che abbiamo già un piano per raggiungerlo.
In altre parole, pianificare ci libera la mente e ci permette di concentrarci su altre cose.
Cosa significa questo per noi?
- Organizzarsi aiuta a ridurre lo stress: Quando sappiamo cosa fare e quando farlo, ci sentiamo meno sopraffatti.
- Aumenta la produttività: Essere concentrati su un compito alla volta ci permette di lavorare in modo più efficiente.
- Rende i nostri obiettivi più raggiungibili: Dividere un grande obiettivo in piccoli passi ci fa sentire più motivati e capaci di raggiungerlo.
A livello di lay out dell’ufficio si tratta di disporre gli elementi che compongono il nostro spazio visivo in modo che sia ben visibile la pianificazione dei compiti.
La mente e il nostro ufficio, o luogo di lavoro, sono spazi in cui avviene la pianificazione, lo spazio esterno e circostante, riflette lo spazio interiore allora il caos cessa di esistere o meglio, si tranquillizza. È come se quel compito non terminato che ci da fastidio, fosse per lo meno inserito in un processo di ultimazione.
Considerazioni per i progettisti
Nell’applicare l’effetto Zeigarnik al design degli uffici, i progettisti dovrebbero considerare:
- Bilanciamento: Trovare un equilibrio tra la visualizzazione dei compiti incompleti e la necessità di evitare il sovraccarico cognitivo.
- Personalizzazione: Offrire opzioni per personalizzare gli spazi di lavoro in base alle preferenze individuali di gestione dei compiti.
- Flessibilità: Creare ambienti adattabili che possano evolversi con le mutevoli esigenze dei progetti e dei team.
Conclusione
L’integrazione consapevole dell’effetto Zeigarnik nella progettazione degli uffici offre un’opportunità unica per migliorare la gestione dei compiti, la produttività e il benessere dei dipendenti. Creando spazi che supportano la naturale tendenza della mente a focalizzarsi sui compiti incompiuti, i designer possono contribuire a creare ambienti di lavoro più efficaci e meno stressanti.
Mentre continuiamo a esplorare l’intersezione tra psicologia e design degli spazi di lavoro, l’effetto Zeigarnik si rivela un prezioso strumento concettuale per ripensare come strutturiamo i nostri uffici. Il futuro del design degli spazi di lavoro risiede nella comprensione e nell’applicazione intelligente di questi principi psicologici, creando ambienti che non solo ospitano il lavoro, ma lo potenziano attivamente.
In un mondo dove l’attenzione è sempre più frammentata, sfruttare l’effetto Zeigarnik nel design degli uffici potrebbe essere la chiave per creare spazi che non solo migliorano la produttività, ma anche il benessere complessivo dei lavoratori. La prossima volta che entrerete in un ufficio, osservatelo con occhi nuovi: potreste scoprire come l’ambiente intorno a voi sta silenziosamente influenzando il vostro modo di lavorare e pensare.